La Storia

La legge Regionale n. 60 del 7 ottobre 1979 e la modifica della stessa legge del 3 settembre 1983 determinarono la nascita dei Comparti Alpini. La Provincia di Torino divise il Proprio territorio in otto comparti alpini che partivano dalla Val Pellice e finivano sul confine Biellese.

Il Comparto Alpino 8 era formato dalla c.m. Val Chiusella e dalla c.m. Bassa Dora Baltea. Il Comitato di Gestione si riunì per la prima volta nell’estate del 1984 alla presenza dell’amico e compianto assessore Provinciale Fenoglio.

Il panorama venatorio della Regione Piemonte con quella legge cambiò completamente. Si passava da una realtà dove la caccia veniva esercitata liberamente su tutte le montagne piemontesi, escluse pochissime zone dove c’erano “Riserve private” o “Riserve Comunali Zona Alpi”.

La legge per la prima volta affidava a noi cacciatori il privilegio di gestire il territorio alpino sotto l’aspetto faunistico e quello ambientale. C’era da parte dei soci del C.A. 8 un grande desiderio di dimostrare che eravamo all’altezza di gestire un eccezionale patrimonio come la fauna alpina che è di proprietà di tutta la collettività. In quegli anni iniziò un’intenso rapporto di collaborazione con l’Assessorato Caccia della Provincia di Torino. La Provincia convocava periodicamente tutti i Presidenti dei Comparti Alpini, dava le linee guida che dovevano essere rispettate da tutti, controllava, tramite il suo ufficio amministrativo, i bilanci e le scelte che venivano fatte dai singoli comitati di Gestione. In quel periodo cominciammo ad effettuare i primi censimenti sulla tipica alpina e contemporaneamente ai primi piani di prelievo proporzionati ai risultati dei censimenti. Il Servizio di Vigilanza era molto efficace e faceva controlli anche notturni. La Provincia di Torino fece un piano di riequilibrio faunistico degli otto comparti alpini e in Val Chiusella e Bassa Dora Baltea furono immessi numerosi camosci e caprioli catturati sopratutto in Val di Susa. In questo clima di entusiasmo proponemmo all’Assessorato Caccia di Torino di creare un luogo di osservazione e di studio della fauna alpina relativamente alla distribuzione, comportamento, evoluzione, luogo dove sperimentare tecniche di ripristino e di ricupero ambientale. Luogo particolarmente strategico per la vigilanza venatoria e per la tutela ambientale di tutta la val Chiusella a disposizione dei cacciatori, della Provincia di Torino, di associazioni naturalistiche, di scuole e di università. Questa proposta la discutemmo inizialmente con l’Assessore Provinciale Besso Cordero e con il Dirigente Assessorato Caccia dott. Longo e in seguito con il nuovodirigente Dott. Righero Gian Franco. Tutti ci aiutarono sia sul piano politico che finanziario. I cacciatori del Comparto alpino condivisero a maggioranza questa proposta e diedero un notevole aiuto economico e la loro disponibilità ad un intenso lavoro di volontariato.

La prima proposta presentata al sindaco di Trausella sig. Francesio era quella di costruire uno chalet in legno prefabbricato nella zona dell’arrivo della seggiovia dei Palit. ciò non fu possibile a causa di vincoli urbanistici. Il sindaco di Trausella, sig. Francesio, ci offrì la possibilità di utilizzare una parte della baita “La Torretta” che al piano terra aveva un’alloggio per il margaro (non ancora in funzione) e una grande stalla mentre il piano rialzato doveva ancora essere in gran parte completato. Il Sindaco di Trausella diede l’incarico all’architetto Gedda di presentare un progetto a fronte del quale il Comparto Alpino avrebbe dovuto realizzare i lavori concordati. Con delibera del consiglio Comunale ci venne concesso in comodato d’uso l’utilizzo dei locali fino all’anno 2013. Iniziò così la grande avventura unica nel suo genere. La Provincia di Torino ci promise un contributo di lire 12.800.000 (D.G.P n. 250-55178/1992) e i cacciatori del Comparto Alpino contribuirono con 12.400.000 di lire rinunciando in parte all’acquisto di selvaggina da ripopolamento. Ci fu un intenso lavoro di volontariato da parte dei cacciatori ma anche da agenti del Servizio di Vigilanza Provinciale e da volontari non cacciatori. I lavori prevedevano la costruzione dell’attuale foresteria: cucina, bagno, stanze da letto, impianti idraulici, elettrici, scarichi fognari, acquedotto ecc. ecc.

Terminati questi lavori il Comune di Trausella nel 2000, considerando anche il degrado che stava subendo la struttura, in particolare durante l’inverno, fece una nuova delibera che prevedeva un nuovo progetto di completamento del salone posticipando il comodato d’uso al Comparto Alpino fino al 2031.

NASCITA “ASSOCIAZIONE OSSERVATORIO FAUNISTICO

Nel 1994 la Provincia di Torino, in attesa di una nuova legge regionale sulla caccia, che avrebbe trasformato i Comparti Alpini in Comprensori Alpini, commissariò tutti gli otto Comparti. (legge Regionale n. 70 del 4-9-1996)

Si creò quindi un vuoto legislativo che impediva la continuità dei lavori dell’Osservatorio e, in attesa che diventassero operativi i nuovi Comprensori Alpini, la Provincia ci consigliò, al fine di completare i lavori, di costituirci in un’associazione di volontariato fornendoci tutti gli elementi necessari, compreso il nome dell’associazione. Lo facemmo immediatamente con atto notarile del 26/05/1995. L’assessore provinciale Livio Besso Cordero, responsabile del settore Risorse naturali e fauna, constatato che, “lo statuto dell’associazione era ottimamente predisposto e pienamente rispondente alle finalità di un gruppo destinato a gestire l’Osservatorio,” diede il benestare al Comune di Trausella con lettera prot. 42928 del 28-02-1996 di variare le delibere a favore della “Associazione di volontariato per la tutela dei beni faunistico ambientali e per la gestione dell’Osservatorio Faunistico.” Successivamente con deliberazione n.82-1817778-1996 la Giunta Provinciale autorizzò la stipula di un rapporto di collaborazione tra la Provincia di Torino e la nostra associazione. Rapporto finalizzato alla realizzazione di studi ed interventi di tutela del patrimonio faunistico ambientale, mettendoci a disposizione un contributo di Lit. 14.345.500 per acquisizione di attrezzature ed interventi di ricupero ambientale e per il completamento degli arredamenti interni dell’Osservatorio.

I lavori proseguirono con impegno da parte dell’Associazione alla quale si sono aggiunti numerosi soci non cacciatori, appassionati studiosi di flora e della fauna alpina, nonché da studiosi di archeologia che hanno arricchito l’attività dell’associazione. Nel 2012 l’Associazione con l’aiuto dei propri soci ha terminato i lavori previsti dalla delibera del Comune di Trusella e quindi avrà a disposizione la struttura in comodato d’uso fino al 20131.

Carlo Motta          Fulvio Villa

COMUNICAZIONE

Ai Sigg. Soci dell'Associazione

Con la presente si ricorda che
solo gli Associati potranno partecipare all'assemblea che si terrà il
27 APRILE 2019,
per tale motivo le quote associative dovranno essere versate entro il 29 MARZO 2019, data fissata per il consiglio direttivo.
La quota associativa è rimasta invariata a 10.00 euro anche per il 2019.

La consueta assemblea si terra il giorno:

*25 APRILE 2019 alle ore 20.30 in prima convocazione e
*27 APRILE 2019 alle ore 15.00 in seconda convocazione

nella sala consigliare
del Comune di Trausella in Piazza della Chiesa n°3

Salvatore Violante
Presidente Associazione